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IL GIARDINO DEI CEPPI  
I ceppi, in legno di pioppo, sono simili nelle fattezze e mutano solo in altezza, crescendo verso est. Con essi aumenta la dimensione del solco nel terreno; una lamiera d’acciaio Cor-Ten lo definisce e reti metalliche ne contengono la terra sui fianchi laterali. Dalla base dei ceppi si dipartono delle colonie di Thymus pulegioides a tappezzare non uniformemente il suolo, cosparso di ciotoli fini e sabbia. È previsto l’innesto di una sola specie per ceppo. La scelta delle pioniere autoctone è indirizzata verso specie edibili e con proprietà curative, come era proprio della tradizione monastica. Successivamente all’impianto, il giardino è lasciato al suo climax spontaneo, di cui oggi possiamo solo supporre le ipotetiche evoluzioni: la propagazione delle piante messe a dimora, l’interazione con altre pioniere, la predominanza di specie più aggressive, o, all’estremo, la rarefazione dell’apparato vegetale. Unica forma di manutenzione è costituita da un impianto d’irrigazione a pioggia.
Author(s): andrea de matteis, chiara locardi
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