istituto quasar   Italia
la scatola magica  
Il progetto evidenzia l’aspirazione ad uscire dall’ambito costretto dell’isolamento. Andare oltre il recinto è possibile ampliando -con un’illusione- le dimensioni della cella, negando -con una cancellatura- la vista di recenti manufatti. Si riacquista così la visione esclusiva del cielo. Il giardino si riflette su superfici specchianti e si duplica nella sua direzione principale. Lo sfondamento spaziale della scatola è anche verticale: verso il basso si riflette il grande piano di edera nella vasca d’acqua, verso l’alto sottili barre d’acciaio oltrepassano l’altezza dei muri di confine. La croce nera “grava” sul giardino e, duplicandosi nella sua ombra, definisce uno spazio compresso a scala umana, incorniciando – per contrasto – la vastità del cielo. Questo segno al di sopra della stanza en plein air allude alla possibilità di un ideale percorso sopra le celle, e risulta ben visibile anche dal paese di Padula, individuando una singolarità in rapporto alla serialità della Certosa.
Author(s): alessandro brentegani, filippo elba, marina lo schiavo, andrea martufi, gianluca marucci, andrea prosperi, luca reale, sonia ripanti
  PROJECT N. 155 OF 185 ORTUS ARTIS COMPETITION BROWSE pages:  PAGE 1   PAGE 2    projects:  PREVIOUS   NEXT