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| desert to eden |
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| Il giardino è il luogo in cui il monaco cerca il silenzio, il deserto, mibdar in ebraico, luogo dell’ascolto, luogo dell’incontro con Dio: nel deserto l’Amato parla al cuore dell’ amato.
Nel deserto fiorisce la Parola, debar, il deserto è fecondo.
Dalla sabbia nasce la Vite che sale, si avvolge ad una struttura primaria che scandisce lo spazio dell’hortus conclusus e tenta di scavalcarne le mura creando dei livelli superiori.
Secondo una concezione spontanea e universale, Dio abita in un luogo superiore e l’uomo per incontrarlo deve elevarsi, salire. Dal Deserto all’ Eden, all’incontro con Dio, all’ascesa che avveniva nel cuore del monaco, e che avviene ora materialmente salendo le scale che portano al livello superiore a oasi di giardino. Salendo ancora, utilizzando la scala più ripida nel centro del giardino, si arriva di fronte la chioma dell’ulivo, albero davanti al quale Cristo ha pregato prima della morte.
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| Author(s): giuseppe francavilla, luciana mastrolonardo |
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