| Per il prato la "dichondra repens" in zolle precoltivate; il sostegno al rialzo è in tavole di abete, finite antracite e fissate a terra su un profilato fondato per punti. Il "cupressus sempervirens", circa 5mt, va piantato tra l'alzarsi del prato e il filo del portico, anche diversamente dal punto indicato, secondo convenienza. I resti di antica muratura, lasciati in vista dove affiorano sul livello del prato, sono in parte ricoperti. Le sedute sono in abete finito antracite, quella ad angolo copre i resti dell'acquedotto. Per l'irrigazione cinque spruzzatori a scomparsa e relativo impianto. Per l'illuminazione due sistemi: il primo consta di proiettori incassati nel sostegno del prato per illuminazione rasoterra, il secondo di sei proiettori incassati nell'architrave del portico, secondo la posizione delle colonnine perdute, e di sei corrispondenti dischi metallici in basso sul muretto, riflettenti la luce dei proiettori. Si ritiene che la spesa complessiva rientri nei limiti. |
