malashierbas |
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españa |
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hortus (de)contemplationis |
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Questo giardino cerca di ricreare la dicotomia classica dei giardini meditativi medievali: a un sterno terreno, caotico e tumultuoso, popolato di piante adunche e di un rosso violento (metafora della vita mondana, convulsa, disordinata) si contrapporre un delimitato spazio di ordine, contemplazione e quiete, tappezzato di morbidi bulbi bianchi (simboli di la purezza della vita spirituale). In nostro caso, però, e conforme al al 'zeitgeist', il spirito di i nostri tempi, il elemento centrale della composizione, rappresentazione della totalità e della connessione tra uomo e divinità, si trova intenzionalmente decomposto. Il centro di gravità non è più un elemento di forme definite e inamovibile, ma una serie di piani dispersi, scoppiati, cambianti secondo il punto di vista. Ma restano ancora posti molti precisi da dove, anche se per un attimo e grazie alla prospettiva, si può avere la visione di un volume definito, nonostante perso quando uno si muovo mezzo metro più di là. |
Author(s): alvaro de la rosa maura, ana méndez de andés aldama, celia sofia de carvalho |
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