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ORA ET LABORA |
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La spiritualità alla base del progetto è rafforzata dall’uso di materiali naturali e dall’inserimento di poche, ma significative essenze.
Un melo segna l’ingresso all’orto, coltivato a pomodori, mentre il fiore della passione, su un grigliato, fa da filtro prima della parete, limite visivo dell’intero percorso di solitudine.
La parete è composta da due tavolati paralleli in legno, sorretti da una struttura d’acciaio, alla cui base è collocato un canale che accoglie l’acqua proveniente dall’orto.
La passerella in legno, sollevata da terra su staffe, porta incise a numeri romani le ore della preghiera e diventa di vetro in corrispondenza delle mura antiche.
Il legno cede il posto alla sabbia del deserto, dove al centro, sotto un ulivo, emerge una roccia.
Il giardino/eden è una piccola collina di margherite, separata dall’orto da una cortina di bambù, sulla cui cima è posta una vasca circolare in rame, da cui l’acqua, riversandosi in un canale, va ad alimentare tutte le piante. |
Author(s): barbara cacace, caterina scamardella |
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