| Da un unico punto proviene la luce che illumina e ricompone l'infranto. Lo spazio della fede reca impressa questa luce nell' immagine che ognuno dona del mondo; uno spazio discreto, intangibile. ll giardino accoglie questo spazio in una forma, perfetta nel suo essere sempre differente. Il giardino monastico è luce e forme: l'una ne sostanzia l'esistere, le altre ne riflettono lo splendore.
Un altro spazio è stato pensato dall'uomo, omogeneo, illimitato e misurabile. Infiniti punti lo strutturano, tutti ugualmente descrivibili. Il giardino è accolto in questo spazio divenendone una rappresentazione. Una griglia ortogonale scandisce, misurandolo, il giardino della cella 25, restituendolo al tempo: in ogni istante, qualunque accadimento troverà una sua collocazione e in ogni punto accadrà qualcosa. Quella proposta è una delle possibili combinazioni.
Verità o Rappresentazione. |
