Lapenna/Maria Cristina   Italia
IL LABIRINTO DELLA MEMORIA  
Nell’ hortus conclusus originario la natura è un elemento positivo che invita alla riflessione e alla meditazione, ma nel corso del tempo la stessa natura ha rivelato anche il suo lato negativo determinando la completa distruzione. Questa dualità dell’elemento naturale viene trasposta in un giardino che seppur concepito come due aree compositivamente diverse deriva da una unica matrice semantica costituita dalle direttrici dei segni storici e dall’unità di misura della cella (pari a 26.39 cm). Il visitatore viene immerso in un labirinto fatto di percorsi difficili, soffocanti e rumorosi, di tutti solo uno condurrà alla meta: il giardino storico dove i pezzi di storia “i ruderi” vengono reinterpretati in maniera astratta ed evocativa, i restanti portano a vicoli ciechi dove la collocazione di specchi enfatizza il senso di disorientamento e impone l’attenzione su se stessi.
Author(s): enrica barbona, maria cristina lapenna
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