perazzi antonio   italia
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All’ingresso al giardino si incontra una zona volutamente esuberante ed invadente di essenze della macchia mediterranea e graminacee frammiste a piante pioniere. Le fronde ed i volumi della vegetazione precludono la vista al giardino obbligandoci ad attraversarlo spostando le frasche dal nostro percorso, fino a giungere nella zona centrale dove la terra battuta e le graminacee prevalgono formando una vegetazione più rada. Palline di argilla contenenti semi, che si svilupperanno in modo autonomo, costellano il terreno. Un campo inclinato di argilla cotta, con alberi da frutto, conclude il giardino in direzione della collina.In questo percorso ci si imbatte a sorpresa nei casseri ribassati rispetto al terreno contenenti i reperti archeologici.Sia la pavimentazione -una traccia in terra battuta- che la vegetazione, trovano luogo in casseri con cordoli in legno filo terreno. L’illuminazione sarà presente lungo il percorso, all’interno dei casseri contenenti i reperti e sul campo cotto.
Author(s): benedetta forni, serena forti, mariafrancesca gioffrè, antonio perazzi
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