perazzi antonio |
|
italia |
|
TRA |
|
antonio@antonioperazzi.com |
In questo progetto la natura negletta del paesaggio mediterraneo diventa protagonista di un nuovo giardino che, forse, andrebbe chiamato paesaggio. Frammenti di linee di confine contengono società biologiche complesse, piante pioniere e graminacee capaci di colonizzare i luoghi abbandonati.
L'ossatura del progetto è la vegetazione mutevole ed effimera che lo compone, alternata a un percorso che sembra galleggiarvi; una pavimentazione capace di ospitare le piante conduce dalla certosa alla base della collina antistante dove un campo inclinato di zolle cotte, archetipo del bello secondo una dimensione di simbiosi tra l'uomo e la natura selvatica, chiude il giardino. A tratti, sul suolo, tra il percorso, sono lasciate cadere palline di argilla contenenti semi capaci di originare nuove colture e paesaggi secondo la lezione di Masanobu Fukuoka, pioniere dell'agricoltura naturale, maestro del non fare paesaggio che gira il mondo insegnando una nuova dimensione di coltivazione.
|
Author(s): benedetta forni, serena forti, mariafrancesca gioffrè, antonio perazzi |
|