Lab.I.R.Int. |
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Italia |
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Come in una bottiglia |
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Il progetto prevede un percorso delimitato da un pergolato in legno,da un cordolo in pietra e da tagli di luce che nelle ore notturne garantiscono una illuminazione diffusa che accentua il senso di indefinito e suscita la voglia di“vedere di più”.Il pergolato è ricoperto da edera e pavimentato con ciottoloni;sul lato destro c’è un’area inaccessibile con ghiaia e piante grasse,sul lato sinistro ci sono due aiuole in cui è prevista l’erica carnea in filari alternati a fioritura estiva ed invernale,bianca simbolo della speranza negata che i desideri si avverino,rosa-lilla simbolo della solitudine.In tale aiuola sono sistemati dei pannelli di vetro leggermente inclinati ed illuminati di notte,sui quali scende acqua,utilizzata poi per l’ irrigazione.L’altezza dei pannelli ed il pergolato negano la vista del paese,il velo d’acqua sulla superficie dei vetri lo fa intravedere aumentando il desiderio di evasione.Alla fine del percorso l’unica vista concessa è quella della chiesa di S.Michele. |
Author(s): fabrizio contessa, dario raguzzino, adele spiezie |
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