Il bianco ed il nero, il giorno e la notte. Le quinte dell’oscurità contribuiscono a creare uno spazio della memoria che prende vita. L’illuminazione dà consistenza alle delimitazioni spaziali del giardino. I muri, non più elemento sottraente alla vista o solo immaginato, diventano presenza impalpabile e reale dalla quale dipende il concetto stesso di Hortus Conclusus che di giorno è parzialmente sottovalutato. Il buio rivela ciò che la luce fa dimenticare, arricchendo il giardino di ombre e di sfumature. |