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IL GIARDINO DEL TEMPO |
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Un’estasi sensoriale accompagna l’ingresso al giardino: la disposizione degli elementi, colori e profumi concorrono a suggestionare l’attenzione di chi, alla fine di un percorso, si siede a contemplare il paesaggio che fa da sfondo al giardino. Piante sempreverdi con fioriture alternate da marzo a giugno, diffondono aromi e colori differenti e mutevoli nel tempo. Sfumature grigio-argenteo e fioriture bianche e violacee, si uniscono ai colori vissuti del paese arroccato. Tutto è racchiuso in una cornice dal bianco candido, sulla quale irrompe una stampa del monaco ed il suo movimento luminoso verso l’ulivo. Un manto ghiaioso invade l’intera superficie. Argini lignei preservano i resti di un costruito che fu. Monoliti lapidei offrono riposo e punti liberi di contemplazione. Lastre metalliche riportano iscrizioni in latino, fulcro dell’idea progettuale. L‘impianto di irrigazione come quello di illuminazione viene sistemato in maniera puntuale in corrispondenza delle essenze vegetali. |
Author(s): claudio d'angelo, ettore gianni, luisa maisto, giuseppe vaccaro |
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