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IL GIARDINO DEL TEMPO  
“Omne quantum prosest observare est Omne quantum prosest audire est Omne quantum prosest vivere absolutus est”. Tutto ciò che serve è osservare, ascoltare e vivere l’assoluto. La vita del monaco è ivi riassunta: entrando ci si trova subito dinanzi ad una scelta, obbligata da una spaccatura nel suolo che, qualunque essa sia, sarà sempre accompagnata dall'incedere incerto dovuto alla bianca ghiaia. Da un lato le memorie di preesistenze primordiali, dall'altro ciò che era vuoto ora emerge dal suolo; dualismo speculare, catalizzatore del rapporto tra natura, spirito, uomo e tempo, quest'ultimo scandito dallo stillare continuo della fonte del tempo. Il candore dei muri e del suolo quasi negano lo spazio che poi, però, viene restituito generosamente al monaco che in un angolo assorto medita e che, in un luminoso movimento, trova la meritata purificazione.
Author(s): claudio d'angelo, ettore gianni, luisa maisto, giuseppe vaccaro
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