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Italia |
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| Cella 25 _ che ne sai tu di un campo di grano |
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| Il grano, simbolo di fertilità della terra e di semplicità, viene scelto come elemento rappresentativo di questo luogo di tranquillità e silenzio. Un giardino mutevole che darà di se una immagine sempre nuova, assumendo con gli anni il carattere ed il fascino del campo abbandonato, se pur diretto dalla geometria delle vasche. Il freddo, il caldo, la pioggia, il vento cambieranno gli spazi, i punti di vista, i colori, i suoni, gli odori e con essi le sensazioni. Si vivranno le sorprese della natura entrando in diretto contatto con essa; il visitatore, passando attraverso gli angusti passaggi accarezzerà e sarà accarezzato dal grano ancora verde e dai rossi papaveri prima, dalle alte spighe dopo; potrà decidere di nascondersi in esse per poi riapparire, per osservare dall’alto il loro ondeggiare al vento e il loro brillare al sole; ed infine il silenzio della notte, le luci nascoste, le ombre indefinite ed il fruscio del grano daranno al giardino l’ennesima fantastica dimensione. |
| Author(s): francesco cacciatore, antonella calì, gianfranco gianfriddo, luigi pellegrino |
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