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italia |
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UNA STORIA DI COLLABORAZIONE |
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L'apparente complessità formale dell'invaso, che si attua in una sequenza continua di variazioni di superficie e di sezione, si avvale dell'assunzione del calcestruzzo come momento di riconoscimento compositivo e di identità progettuale riassunti in un'unica fisionomia. Il calcestruzzo, come una conchiglia inclusa in un terreno calcareo, dà forma ad un artificio “naturale”, diventa occasione di naturalità, guscio sottile dalla epidermide rigata che ne evidenzia la genesi. La storia di collaborazione con il paesaggio naturale si concretizza ancora con l'apporto di essenze spontanee “alimentate” attraverso un impianto di irrigazione sotterraneo con irrigatori pop-up; il tappeto erboso naturale esige cure minime: a crescita bassa, calpestabile, contiene una grande varietà biologica di piante erbacee indigene. L'acqua si mostra protagonista discreto anche di notte grazie ad una illuminazione continua protetta da uno dei due bordi dell'incisione. |
Author(s): anna maria atripaldi, simona calvagna, alfio fabio finocchiaro |
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