TECLA architettura   italia
certosa-mente  
ORTUS INTESO COME SPAZIO ”INVERSO” IN CUI ALTERARE IL PERIMETRO DELLA CELLA CON UNA PELLE, UN INVOLUCRO ASTRATTO DALL’ESISTENTE CHE INVECE DI ASSECONDARNE LE PROPORZIONI, LE ALTERI, DOVE CI SI PERDE E SI PERDE IL RAPPORTO TRA VERTICALE ED ORIZZONTALE, TRA DENTRO E FUORI,TRA IL SE’ ED IL SE FOSSE. MA “LE PRESISTENZE” EMERGONO A ROMPERE L’UNIFORMITA’ DELLA “SCATOLA”,CHE VORREBBE TRATTENERE I CONTORNI DEL LUOGO, ANNULLANDO IL TENTATIVO DI NEGARNE E CONTROLLARNE LA GEOMETRIA E LA MEMORIA. I PIANI SI FRAMMENTANO E SI SFALDANO “SCOSSI” DAL SOTTO CHE DIVENTA SOPRA,DAL VUOTO DEI TAGLI CHE DIVIENE PIENO. LA STRATIFICAZIONE DELL’ORTUS SI MATERIALIZZA ATTRAVERSO “LINGUE” METALLICHE CHE SCOLLANDOSI DAL SUOLO ACQUISTANO VITA E FORMA PROPRIA L’ACQUA CHE PERMEA TRA I PIANI,ALIMENTA IL PRATO,SI FA VAPORE ALTERANDO L’INTORNO E’ L’ELEMENTO VIVO E VITALE CHE APRE E CHIUDE IL CICLO DEL PERCORSCO CON LE VASCHE SPECCHIATE IN CUI SPECCHIARSI.
Author(s): ida capra, mario cicalese, claudia de vargas macciuccca, giovanni ferrarelli, giovanni rastrelli, massimiliano rianna
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