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Di fronte all’attuale minaccia della scomparsa delle terre vive, il giardino «Retour aux racines» pone come obbiettivo la sensibilizzazione del pubblico attraverso una visione poetica della vita dei suoli e più in particolare della simbiosi tra radici e funghi. La costruzione della struttura radicale si ispira dei mudhif, un’architettura millenaria e affascinante del popolo mesopotamico Ma’dan. La pallette vegetale riproduce una prateria fiorita sui toni del blu per enfatizzare la passeggiata onirica nei meandri sotterranei del suolo. > Progetto di un giardino effimero, vincitore del Festival Internazionale dei Giardini di Chaumont-sur-Loire 2021. > Data: 2020-2021 > Luogo: Tenuta di Chaumont-sur-Loire > Superficie: 233m2 > Gruppo: con Alan Douchet + LAN Laboratorio Architetture Naturali + Alice Boidin + studenti della scuola nazionale superiore della natura e del paesaggio di Blois