Cipriani Marialuisa   Italia
Hortus ex-clusus  
La cella contiene 14 “stanze” le cui pareti sono materializzate da teli bianchi, sostenuti da pilastri di acciaio ossidato. Il terreno sale in direzione della collina e l’altezza dei teli aumenta, cercando una continuità con gli edifici arroccati della città. Ogni stanza è dedicata ad un luogo la cui atmosfera è evocata da immagini e testi serigrafati sulle pareti interne e dalla vegetazione al suolo. Così all’Olanda si associano le coltivazioni di tulipani, alla Provenza i campi di lavanda, all’India le piantagioni di tè, alla Sicilia gli aranceti, al Giappone la fioritura dei ciliegi, alla Cina le foreste di bambù. La percorrenza è assicurata da elementi in acciaio ossidato di 40 x 40 cm. posati a secco. I vuoti tra una stanza e l’altra creano un corridoio di erbacee miste. E’ prevista la messa in luce di alcune pareti interne tramite proiettori incastrati a terra. Gli elementi del percorso prevedono una serie di fori irregolari nei quali saranno posizionati dei led luminosi.
Author(s): marialuisa cipriani, claudia morri
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