L’intenzione del progetto è esaltare le caratteristiche del giardino, adibito in origine a luogo di contemplazione e di comunicazione con Dio, introducendo un percorso labirintico, che dal porticato conduce alla cella e a spazi meditativi. Il labirinto è inteso come cammino dell’uomo nella vita e viene caratterizzato dalla singolarità delle essenze vegetali utilizzate. Gli ambienti che si verranno a formare sono volti a valorizzare i manufatti preesistenti: in particolare i resti dell’acquedotto e della buca, collegati da una serie di vasche e canalizzazioni dove scorrerà un rivolo d’acqua. Le tracce della sepoltura vengono evidenziate con un elemento lapideo e con albero di melo. In questo modo vengono ricreate vere e proprie stanze immerse nel verde, dove il profumo di fiori di gelsomino, il silenzio, disturbato dallo scroscio dell’acqua, e la vista della collina sulla quale si erge la città di Padula, favoriranno l’incontro e il dialogo dell’uomo con la natura. |