MOA |
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ITALIA |
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IL SILENZIO DELL'ACCIAIO |
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Lo scenario del Vallo di Diano e della stessa Certosa bastano a loro stessi, anzi impreziosiscono interventi di modernità che non devono simulare ciò che gli sta intorno.Il nostro progetto non prevede né la piantumazione di essenze floreali né di quelle arboree. Giocare con le preesistenze arricchendole con elementi stilizzati. In questa logica trovano spazio le “spighe in acciaio” che accompagnano il visitatore in tutta la cella per addensarsi nell’aiuola in pendenza che rappresenta il punto di fermata e riflessione. Le colonne in plexiglass hanno la duplice funzione di enfatizzare l’aspetto di “rovina” e creare punti luce di notevole interesse scenografico. Gli “scatoloni” in ferro Cortel, altro non sono che rivestimenti degli scavi preesistenti, filtrati alla vista del visitatore che trova nel percorso in cemento il suo naturale indirizzo. Il resto della cella lo abbiamo volutamente lasciare in terra per denotare un intervento minimale. |
Author(s): nicola manzione, marco onofrio |
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