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Fra fiori e alberi
Girona - selected
Matteo Zamagni e Antonio Zamora con arch. Luz Duque, arch. Gabriela García, biologa Laura Camprubí i Trepat, arch. Biel Horrach, arch. Pedro de Ponte, arch. Jordi Soler Questa istallazione effimera, realizzata nel sotterraneo della residenza Lleó Avinay per il festival Temps de Flors 2009 dà origine ad uno spazio illusorio, giocando con il salto di scala fra piante e alberi. Le specie utilizzate presentano una morfologia frattale: variando la scala, un vaso di fiori ingrandito crea la sensazione di un bosco. Il progetto enfatizza questa ambiguità, mettendo in scena un “inganno”: un telone scuro da teatro, in tulle, collocato in modo da dividere in due lo spazio, si converte in una sorta di membrana “magica” su cui le diverse scale si incontrano e la “folie” prende vita; le proprietà del tessuto permettono di creare, in fasi successive, sia l’illusione di una contrazione, che quella di una dilazione dello spazio: il tulle resta opaco quando si proiettano su di esso immagini e, in cambio, pare scomparire se i riflettori posti dietro ad esso si accendono. Nel primo caso, le immagini proiettate da davanti creano l’illusione di un bosco. Tali immagini sono state elaborate a partire dalle foto delle piante collocate dietro al telo, in questa fase non visibili. Nel secondo caso, le condizioni di luce mutano, la proiezione si spegne e i fuochi collocati dietro al tulle si accendono, rendendo visibili cinque vasi sospesi dall’alto. In tal modo, lo spettatore può associare le piante alle immagini proiettate nella fase precedente. Il backstage si converte nella vera e propria istallazione, generando una sorta di diorama, un giardino miniaturizzato. Se la proiezione frontale e le luci retrostanti si accendono contemporaneamente si crea una sovrapposizione di immagini estremamente suggestiva.