via Novelli 45/a - Rimini
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Verde in rete
Rimini - mentioned
Matteo Zamagni con ing. Barbara Semprini Cesari L’area di progetto individuata dal concorso interessa un ambito urbano estremamente vasto ed eterogeneo che ha, come nuclei principali, il parco fluviale XXV Aprile e il ponte romano di Tiberio, per il quale è richiesta la valorizzazione paesaggistica (avanzando proposte ad una scala d’intervento ampia) e la sua integrale pedonalizzazione. A livello territoriale, il progetto individua tre obiettivi relativi al sistema della mobilità carrabile: > La creazione di una bretella trasversale d’accesso, in direzione monte/mare, attraverso il potenziamento della viabilità esistente, alla destra e alla sinistra idraulica del deviatore del Marecchia. La bretella intercetterà l’innesto fra la SS16 e la SS9. > Il completamento del corridoio di mobilità longitudinale, che assorbirà i flussi di traffico secondo la direttrice della via Flaminia. In prossimità della stazione ferroviaria tale corridoio potrà essere interrato. > La definizione di due nuovi attraversamenti del Porto Canale: un ponte pedonale mobile in grado di collegare Marina Centro all’area della Darsena e uno carrabile adiacente al ponte ferroviario, per alleggerire il traffico sul ponte della Resistenza. Il Ponte di Tiberio potrà essere in tal modo pedonalizzato. Il progetto mira ad incentivare l’uso dei mezzi alternativi all’auto, ipotizzando il tracciato di un sistema di trasporto collettivo su sede propria e una rete ciclo-pedonale, priva di discontinuità e servita da numerosi punti di interscambio. La ridefinizione degli accessi e del sistema della mobilità consente l’estensione di Z.T.L. al centro storico e al Borgo San Giuliano. Le banchine lungo il porto canale verranno riqualificate creando una promenade continua dal Ponte fino a Marina Centro, maggiormente collegata con i percorsi soprastanti. A nord e a sud del parco, si ridefiniscono ex novo due ambiti attraverso funzioni miste e la densificazione del tessuto urbano. Il bacino a monte del ponte si converte in una piattaforma permanente per eventi pubblici, spettacoli o concerti. Il Parco XXV Aprile diventa il “baricentro paesaggistico” del progetto; gli accessi trasversali al parco si convertono in veri e propri percorsi verdi, definiti da filari di pioppi cipressini e parterre di vegetazione arbustiva. I margini del parco vengono rimodulati attraverso un buffer di orti, giardini, vivai, piccoli spazi pubblici, modulando la transizione fra la scala urbana e lo spazio aperto. La vegetazione interna al parco viene integrata da nuove masse collocate allo scopo di dirigere le visuali verso il Ponte di Tiberio e il centro storico, mentre il carattere fluviale del parco viene sottolineato da prati rustici, caratterizzati da fioriture e linee di sfalcio che determinano una rete di percorsi informali.