Viale Montello 18, 20121 Milano
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Inserimento paesaggistico “ex Cementifera”
Robbiate (LC)
Progettazione: Luca Baroni (paesaggio), Tiziana Bosia, Roberto Bosia (ABAK) (progetto urbanistico e architettonico). Il progetto – urbanistico, architettonico e paesaggistico – si configura quale vero e proprio recupero ambientale dell’area prima occupata dall’edificio industriale dell’ex cementificio e dall’ex cava del Monte Robbio, all’interno del Parco Regionale dell’Adda Nord. Il progetto paesaggistico si è sviluppato in modo integrato alla progettazione urbanistica ed architettonica, così da definire un unico linguaggio progettuale. Si sono quindi potuti affrontare efficacemente temi anche differenti e complessi, quali la memoria storica, l’architettura, il paesaggio e l’ambiente, il Monte Robbio, il Parco e il fiume, la cava, l’area urbana, i percorsi, le funzioni, ... La disposizione del costruito, concentrato in due fasce parallele, tra l’urbano esistente e la cava, ha permesso di trattare a verde la restante, vasta, superficie. L’asse che si configura tra questi due elementi è stato pensato quale piazza lineare, strumento fisico e percettivo di collegamento tra l’urbano e l’ex luogo di cava. Le coperture degli edifici contribuiscono al dialogo con l’ambiente circostante, proponendo un andamento curvo, aperto verso l’asse/piazza, e chiuso verso i lati esterni. Il nuovo tessuto urbanizzato vuole essere la conversione di un luogo da tempo artificiale ed ultimamente in una situazione di profondo degrado ed abbandono. L’occasione che si è presentata è stata quella di stabilire una relazione tra l’urbano ed il naturale, tra il centro storico ed il monte, superando la barriera dell’area dismessa e riconquistando alla comunità il colle. Il recupero della struttura paesistica è avvenuto attraverso tre elementi caratterizzanti: i terrazzamenti, la viabilità (la strada, i percorsi pedonali, i parcheggi), l’area di cava. Il tema dei terrazzamenti riprende le forme tradizionali di sfruttamento agricolo del Monte. Accompagnato all’uso di filari alberati, il complesso dei gradonamenti ripropone, con nuove funzioni, il paesaggio dei vigneti/frutteti terrazzati, oltre a consentire l’uso, sia pubblico che privato, delle ripide scarpate altrimenti inaccessibili. Il sistema della viabilità è inserito efficacemente nel nuovo paesaggio attraverso la sovrapposizione del percorso alla trama urbana e all’edificato. La strada instaura un dialogo con il paesaggio esistente attraverso l’uso della vegetazione, che definisce una netta separazione tra percorsi carrabili e pedonali, dando la predominanza a questi ultimi. Il nuovo sistema stradale si pone, quindi, in stretta relazione col Monte, terminando in uno dei principali sentieri che lo percorrono. La cava, straordinaria presenza paesistica, felice conclusione del “percorso-piazza” tra gli edifici, traccia della memoria storica produttiva, diventa il simbolo della riqualificazione ambientale e paesaggistica del sito.