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Progettazione: Carlo Aymonino (capogruppo), Luca Baroni (paesaggio), Studio Pession, Tetrastudio (architettura). Il recupero delle relazioni tra Villa, città di Monza e contesto territoriale milanese, la contestualizzazione del complesso Villa Reale/Giardini di pertinenza nell’ambito del Parco di Monza, la riconfigurazione del sistema dell’accessibilità allo stesso complesso, sono gli obiettivi principali, fra loro strettamente connessi, che il progetto si pone a livello urbanistico e territoriale. Il progetto paesaggistico si propone poi di ricostituire l’impianto a fuoco fisso che fa della villa il fondale monumentale del viale di accesso, ricostituendo il valore unitario di quest’ultimo. Il viale viene quasi totalmente pedonalizzato, una via d’acqua, affiancata dai filari alberati esistenti, intende accentuare la monumentalità della villa. Per i giardini antistanti l’edificio si prospetta il ripristino del disegno del Piermarini, che viene tuttavia semplificato e risolto in chiave moderna. Nel parco paesistico, le indagini sulla componente vegetale e il confronto tra la iconografia storica e quella attuale, saranno finalizzate al recupero della molteplicità delle visuali e della complessità delle composizioni che ne caratterizzavano il disegno originario. E’ previsto il recupero, formale, percettivo e funzionale, dell’impianto originario dei Boschetti, con l’asse nord-sud, quale collegamento fondamentale Villa-Centro di Monza, ed il “tridente” del Piermarini. Un vero e proprio parco urbano di concezione contemporanea viene quindi progettato sull’impianto formale originario, secondo uno schema compositivo a scacchiera, di grande flessibilità funzionale, che enfatizza le differenze morfologiche del suolo, in cui si incastrano elementi in volume ed in piano, prati e piattaforme polifunzionali.