via emilio morosini, 17 00153 roma
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due ponti pedonali sul tevere
roma 2000 - first prize
l' area ex-industriale del quartiere ostiense appare come una "lacuna" nel tessuto edilizio della città consolidata. il ponte, metafora dell' unire si pone come mezzo attraverso il quale tentare una "ricucitura" tra le parti della città, ma soprattutto lo strappo provocato dall' arresto del tempo. le materie del luogo sono state la materia del progetto, che custodisce i segni del tempo perduto, scabra, rotta, consunta, evoca una unità latente di senso e segno al quale il progetto aspira. la struttura portante "scarnificata", appesa ad un filo testimonia non un atto di intelligenza, ma una violenza subita, che toglie la calma e induce alla ricerca di un significato che ristabilisca una condizione di equilibrio. la realtà di questi segni è come un alfabeto senza fine.