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Una sottile riflessione concettuale per risignificare e tutelare il patrimonio storico architettonico della città, un gesto quello della cancellatura urbana (momentanea) per riscoprire attraverso l’assenza l’importanza di un monumento e attivare una lunga elaborazione collettiva. Ciò che colpisce immediatamente l'osservatore è la monolitica forza di impatto di questo enorme oggetto di provenienza industriale, il suo peso che lo radica al suolo trasmettendo tutta la tensione della forza di gravità in contrapposizione alla fluidità del mare. Proponiamo un’azione, che costringe chi osserva ad un ragionamento critico. Eliminiamo l’oggetto e successivamente imponiamo una rielaborazione, il contesto è privato di una parte di cui la comunità ne ha gradualmente dimenticato valore e significato riproponendolo.