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2020. Con: W.E.I.’N VENICE srl, Andrea Tomasino. Il nuovo ponte funge da dispositivo moltiplicatore degli accessi al Fiume, ai parcheggi, alla città, alle due rive, un sistema-ponte attraversabile sia longitudinalmente che trasversalmente, ma soprattutto riordina i materiali urbani presenti. L’immagine del nuovo ponte è correlata al paesaggio in cui si inserisce. La vista non verrà occupata da piloni o stralli, ma verrà guidata durante l’attraversamento per apprezzare il suggestivo paesaggio dell’intorno. Se la percezione dall’alto sarà pacata e diafana, la ricerca formale si espliciterà maggiormente nella parte inferiore del manufatto: tre campate, la centrale in C.A. e le laterali in acciaio, di colore bianco come le rocce calcaree della Piave, si modelleranno per adagiarsi sulle due pile centrali, costituite dall’emergere del letto del fiume stesso fino al punto di contatto con il ponte.