newitalianblood

Negli edifici produttivi di Gualtiero Casalegno coabitavano ragione tecnica e formale: e il progetto rinnova questo spirito architettonico, evitando derive tecniciste o narcisismi formali, coniugando funzionalità e fascino, attenzione per l’esistente e nuova efficienza, sublimandoli in un’architettura in equilibrio tra ragione e poesia. L’impianto originale è basato su un gesto strutturale di grande purezza, una traccia che il progetto raccoglie: valorizzando le grandi ali a sbalzo, accentuando la trasparenza della vetrata su via, aggiungendo pochi segni. La grande aula centrale, unica e ininterrotta, diventa come un immenso hangar in cui emerge una forma sinuosa, estranea: un fuso di vetro satinato bianco che accoglie l’area Prototipi, lo spazio più significativo dell’edificio. Un volume che non satura lo spazio ma lo abita, affiorando come per incanto (out of the blue), da un pavimento in resina blu, in un movimento fluido e continuo.