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La progettazione è scaturita dall’immagine di un unico parco attrezzato verde che potesse ricongiungere l’abitato al mare; da questo concetto abbiamo proceduto secondo due diverse geometrie, da un lato spingendoci verso l’alto con movimenti tettonici continui lungo l’asse longitudinale del lotto, dall’altro, con orientamenti più complessi, abbiamo proceduto per sottrazione, creando spaccature, falde, immaginando una sorta di canyon naturale, fluido che percorrendo parallelamente alla costa il lotto, ne segnasse pause, aperture, spazi. La geometria urbana del quartiere già edificato si prolunga portando tre assi trasversi al lotto che contribuiscono al gioco di tagli e spaccature. Il dialogo con il quartiere retrostante è così garantito anche conservando i coni ottici verso mare che lo caratterizzano da sempre. La geometria del canyon come detto, cammina fluidamente lungo l’asse parallelo al mare, e caratterizza tre grandi porte